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Cenni storici

 

Molti pensano che i blue-jeans siano una creazione americana, ma a dire il vero sono di origine italiana, più precisamente di Genova.

Inizialmente, il tessuto color blu dei jeans veniva adoperato per le vele delle navi e per coprire le merci dato che questo era molto robusto e resistente agli strappi, per cui usato anche per i lunghi viaggi dei marinai liguri. Il tessuto veniva fabbricato a Chieri in Piemonte e il nome blue jeans in inglese deriva dal termine blue de Genes, ovvero blu di Genova.

La fabbrica di Nîmes era in competizione con quella della fabbrica di Chieri: infatti produceva il tessuto dei jeans, un tipo di fustagno[1] molto robusto di color blu, che in quel periodo veniva tinto con il guado[2]. Da qui nacque il nome del tessuto (Nîmes > De-Nîmes > Denim).

Poi vennero indossati dagli scaricatori che avevano il compito di trasportare le merci sulle nave in arrivo e in partenza dal porto di Genova per l’America. Quando il tessuto sbarcò negli USA, alla fine dell’800, divenne subito sinonimo di pantaloni.

Nell’ovest degli Stati Uniti veniva fabbricata una quantità maggiore di jeans, perché i cercatori d’oro, i minatori e gli operai avevano bisogno di un indumento di lavoro abbastanza resistente per la loro attività.

·         Nel 1920 divenne il simbolo di culto dell’abbigliamento western;

·         nel 1930 divenne simbolo del tempo libero;

·         nel 1950 la sua storia venne associata al Rock’n’Roll. I jeans divennero subito un simbolo di cultura e vennnero indossati durante i movimenti dei diritti umani. Furono addirittura indossati nel mondo dello spettacolo, come il divo James Dean.

·         tra il 1960-70 divenne simbolo di contestazione; nel 1968 divenne l’icona del mondo degli Hippie e da lì nacquero anche i jeans a zampa di elefante, sfrangianti e variopinti. In questo periodo ci fu il divieto di indossare questo indumento nelle scuole e nelle fabbriche.

Mai fino ad oggi nessun tessuto era riuscito a diffondersi così in fretta e così globalmente come il denim.


 


[1] Prende il nome da El Fustat, sobborgo del Cairo in Egitto, ed è un tessuto resistente con armatura a saia. Il fustagno è molto simile al denim ma si differenzia dal colore.

[2] Tipo di pianta, scientificamente conosciuta come "Isatis tinctoria".

 

Fonti: www.wikipedia.org

         www:webmoda.net